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Un’estate fa di Zidrou e Jordi Lafebre

Un’estate fa è una graphic novel scritta e illustrata da Zidrou e Jordi Lafebre. Pubblicata nel 2019 da Bao Publishing, la casa editrice milanese ha raccolto in un unico volume i tre episodi (Cap au Sud!, La Calanque, Mam’zelle Estérel) usciti separatamente, che vedono come protagonista la famiglia belga Faldérault alle prese con le vacanze estive.

Il volume procede con una narrazione all’inverso, l’opera infatti racconta tre estati (1973, 1969, 1962) tra crescite personali, capricci e divisioni.
Una storia semplice, fatta di momenti banali ma che proprio per questo risulta ancora più coinvolgente ed emozionante. Perno centrale di tutto è infatti l’amore e la dolcezza dei ricordi, che cementano il legame tra i vari membri della famiglia, perché nonostante le liti, l’affetto tra di loro non manca mai.

Ripercorrere la storia all’inverso (con giusto alcune pagine ambientate al presente) ci permette di cogliere l’evoluzione e le sfaccettature di ogni componente di questa particolare famiglia. Pagina dopo pagina scopriamo sempre di più su ognuno di loro, sogni, gesti, sentimenti e ossessioni. Tutti i personaggi sono splendidamente caratterizzati ed è impossibile non affezionarsi a loro.
 
Le tavole magnificamente colorate sono sicuramente il fiore all’occhiello; i toni delicati e luminosi conferiscono alla narrazione un tono favolistico, etereo, perennemente ammantato di nostalgia. Un lavoro eccelso che si armonizza perfettamente con il tono e il messaggio della storia e dei suoi personaggi.
 
Seguire le partenze della famiglia Faldérault ci trascina tra i ricordi e non possiamo fare altro che abbandonarci alla loro dolcezza sorridendo nel riconoscerci nei vari membri di questa famiglia caotica e imperfetta.
 
 
Un’estate fa è un’opera delicata, intima e nostalgica, difficile da descrivere a parole ma che nella sua semplicità riesce a conquistare e commuovere. Un volume suggestivo che richiama alla memoria le sensazioni di quando eravamo piccoli e tutti stretti in macchina si partiva per le vacanze con quel senso di felicità come se l’estate sarebbe durata per sempre.
 
CC