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The Locked Tomb e le necromanti nello spazio di Tamsyn Muir

Classe 1985, Tamsyn Muir è salita alla ribalta della scena letteraria nel 2019 con la pubblicazione del primo libro della serie The Locked Tomb: Gideon La Nona. Un’opera dal carattere irriverente che mixa sapientemente elementi fantasy, horror e della science fiction in un cocktail esplosivo.

La trama della serie vede al centro necromanti, navicelle spaziali, una Tomba sigillata, un Impero retto su Nove Case Necromantiche e colpi di scena a non finire.
Tante infatti sono le domande ma una cosa è certa: a Tamsyn Muir piace giocare con i suoi lettori.

The Locked Tomb series di Tamsyn Muir
Harrow e Gideon – credits: Banished Shadow

La serie segue Gideon Nav, Harrowhark Nonagesimus e i cavalieri e i negromanti del Sistema delle Nove Casate, mentre la loro divinità e imperatore, richiede nuovi santi Littori per supportare il suo esercito. Più si addentrano nella storia nascosta della loro civiltà e nei loro poteri necromantici, più segreti scoprono.

La serie inizialmente pensata come trilogia ha da poco visto l’annuncio di un ulteriore libro. Ancora in sviluppo, i libri pubblicati (anche in Italia grazie a Oscar Vault Mondadori) sono per ora due:

  • Gideon La Nona
  • Harrow La Nona

mentre sono in stesura Nona The Ninth e Alecto The Ninth, rispettivamente previsti per il 2022 e il 2023.

The Locked Tomb series di Tamsyn Muir

Gideon La Nona e il gusto per l’eccesso

Il primo libro vede Gideon e Harrow partecipare a un torneo oscuro tra le Nove Case Necromantiche. Chi vincerà potrà ascendere come servitore immortale della Resurrezione.
Irriverente, sarcastica, sboccata, Gideon è una protagonista che prima agisce e poi (se c’è tempo) pensa. Tutto il contrario di Harrow che, più fredda e riservata, si rivela un’abile stratega e astuta manipolatrice. Non a caso tutta l’attenzione è riservata a questi due personaggi e ai loro dialoghi al vetriolo, che sono la forza portante del libro.
Con un’atmosfera che si fa più creepy e brutale di pagina in pagina, un mistero che si infittisce sempre più e sequenze d’azione mozzafiato, Muir plasma tutti gli elementi di cui dispone portandoli all’eccesso per creare una storia originale, dinamica e imprevedibile.

The Locked Tomb series di Tamsyn Muir

Harrow La Nona e la confusione come scelta narrativa

Se nel primo Tamsyn Muir lascia volutamente domande senza risposta e un worldbuilding piuttosto fumoso, nel secondo volume si diverte a giocare con il lettore come il gatto con il topo.
Si viene immersi nella mente di Harrow e il confine tra follia e realtà sembra non esistere più. La sua stessa mente sembra tradirla a ogni passo. Il lettore si ritrova così a sbrogliare una matassa confusionaria e ingarbugliata per ritrovare un senso a quel che legge.
Tutto è progettato per confondere, tra salti temporali e passaggi da seconda a terza persona. Una lettura destabilizzante in cui nulla ha senso fino al 70% del libro perché l’obiettivo primario è immergere il lettore nella prospettiva di Harrow, che è al confine della follia e non percepisce nulla come davvero credibile.

È innegabile che la serie Locked Tomb metta alla prova la pazienza del lettore, e continuerà a farlo nei prossimi libri. Per molti il divertimento sta proprio in questo.
Non solo Muir è riuscita a ideare un worldbuilding barocco e dalla complessa mitologia che seppur fumoso risulta talmente affascinante per il suo sistema magico e proprio per il mix di fantascienza e necromanzia, ma ha ideato due personaggi che hanno fatto talmente breccia nei cuori dei lettori da spingerlo ad avventurarsi nella lettura più sconclusionata, pur di vedere quali misteri verranno svelati e cosa riserva il destino a Gideon e Harrow.

The Locked Tomb series di Tamsyn Muir
credits: MissPannacotta

Per quanto confusionaria e tratti stressante, la lettura di The Locked Tomb series di Tamsyn Muir risulta profonda e mette in risalto il conflitto tra strutture tradizionali e innovazione. Il senso di dolore, perdita e amore vengono infatti affrontati in modo fresco e innovativo senza ricorrere a cliché.

CC