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Rumble di John Arcudi (Primo Arco Narrativo)

Se siete passati dall’universo Hellboyano di Mike Mignola, avrete sicuramente conosciuto John Arcudi (co-autore di B.P.R.D. e The Mask), James Harren (disegnatore di B.P.R.D.) e Dave Stewart (colorista storico dell’Hellboyverse); è proprio grazie all’unione di questi tre talenti che è nato Rumble, fumetto urban fantasy della Image, pubblicato in Italia da Panini Comics nella collana 100% HD.

Il genere fantasy nei fumetti non ha ottenuto ancora la stessa importanza che caratterizza gli altri media, ma per fortuna sempre più autori stanno cercando di sperimentare nuove soluzioni con questo genere per invogliare i lettori ad approcciarvisi, anche sotto forma di fumetto. John Arcudi è uno di questi: Rumble è un fantasy-weird dai toni cupi ma anche comici e dai personaggi grotteschi e umani.

Rathraq è un dio guerriero reincarnatosi in uno spaventapasseri. Il suo corpo originale è tenuto in ostaggio dagli Esu, una razza di dei in guerra da millenni contro gli Ivir, a cui apparteneva Rathraq stesso. Non avendo più la sua forza originale, il dio spaventapasseri è costretto a chiedere l’aiuto del giovane Bobby LaRosa, un ragazzo impacciato che lavora in un bar e dell’amico poco sveglio, Del.
 
Harren riesce a caratterizzare in maniera perfetta la città in cui vive Bobby, dandogli delle tonalità cupe ma senza mai esagerare. Inoltre utilizza uno stile cartoon – non troppo preponderante – che si abbina perfettamente ai momenti comici della serie fumettistica; il tutto senza perdere mai il taglio cinematografico che caratterizza soprattutto le scene d’azione. Il meglio di sé lo dà, però, disegnando centinaia di mostri, ognuno diverso dall’altro, con delle proprie caratteristiche che aiutano a farli memorizzare distintamente.
Il primo arco narrativo è composto da 3 volumi:
 
  • Nel primo, Arcudi ci introduce ai personaggi e alla mitologia di Rumble, narrandoci la guerra che va avanti da migliaia di anni ma senza mai svelare troppo sul passato di Rathraq.
 
  • Nel secondo, vediamo i personaggi venire approfonditi. L’autore ci mostra il loro lato umano, rendendoli tridimensionali e dando un maggiore spessore all’opera. Inoltre entra a far parte del cast principale anche Timah, una ragazza che scoprirà avere dei poteri spirituali, tramandati dai suoi antenati.
 
  • Nel terzo, invece, si torna maggiormente all’azione, mostrandoci una battaglia tra alleati improbabili ed Esu, con un finale che spinge il lettore a sapere cosa accadrà nel prossimo arco narrativo, disegnato non più da Harren ma da David Rubin.
Arcudi alterna in continuazione presente e passato, svelando un pezzo del puzzle alla volta, dosando le rivelazioni al punto giusto e dando la sensazione di saper dove condurre la storia, segno di uno studio molto curato di tempi, personaggi e narrazione.
CM