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Spy x Family e la rivisitazione (comica) delle spy story

Se pensiamo alla figura della spia, è molto probabile che la prima cosa che ci viene in mente sia un individuo camaleontico, razionale in grado di superare sfide estreme. Sarà così anche per la famiglia Forger? Parliamo di Spy x Family, manga di Tatsuya Endo edito in Italia da Planet Manga, che ha ricevuto sin da subito un’accoglienza ottima tanto da diventare anche l’anime del momento.

spy x family
La famiglia Forger di Spy x Family

Narrativa di spionaggio: non solo James Bond

Se pensiamo al genere della spy fiction, immediatamente la nostra mente ci riporta al famoso James Bond, personaggio creato nel 1953 dallo scrittore Ian Fleming e reso universalmente noto dalle trasposizioni cinematografiche. Da Licenza di uccidere a No time to die la spia inglese, impersonata negli anni dal fior fiore di attori, ha sicuramente lasciato un’impronta fortissima nell’immaginario collettivo.

Ma il genere di spionaggio nacque molto prima: la sua origine risale ai romanzi del XIX secolo. Nello specifico con The Spy (1821) di James Fenimore Cooper e il suo agente americano Harvey Birch.
Il genere continuò a fiorire nel corso degli anni grazie a L’enigma delle sabbie di Robert Erskine Childers che influenzò fortemente il genere.

Anche con le due guerre mondiali, le spy story iniziarono a suscitare sempre maggiore interesse. Alcuni dei romanzi più amati vengono adattati al cinema o come serie TV. Basti pensare, ad esempio, a The 39 Steps del 1915 di John Buchan adattato a film da Alfred Hitchcock e a Meet The Tiger (1941) di Helen MacInnes, portato come serie televisiva negli anni ‘60.

Ma come abbiamo detto, non si può parlare di narrativa di spionaggio senza citare James Bond. I 12 romanzi e le due raccolte di racconti scritte da Fleming, con la loro popolarità, hanno non solo consacrato la figura carismatica di Bond, ma anche aperto la strada a successivi film, telefilm e romanzi del genere.

james bond
James Bond nato dalla penna di Fleming

Insieme a Fleming, anche John Le Carré è considerato tra i migliori scrittori del genere grazie alla sua saga su George Smiley iniziata nel 1961 e portata al successo dal terzo romanzo della serie La spia che venne dal freddo.

Ma il successo delle spy fiction continua anche sul piccolo schermo: serie come Alias, Homeland e Spy sono state fortemente apprezzate dal pubblico. Così come The Americans (2013), che segue la storia della famiglia Jeggins a Washington durante la Guerra Fredda, indicata come una delle migliori serie TV degli ultimi anni.

Elementi di spy fiction

È indubbio che la spy fiction sia un genere estremamente popolare. Impostosi in diversi media, è risultato sempre efficace grazie anche alla sua versatilità, includendo elementi gialli, thriller, polizieschi, d’azione e anche di fantapolitica e fantascienza.

Ma come ogni genere, anche questo ha le sue peculiarità. Nell’immaginario la spia è un pensatore fine, una figura camaleontica che si adatta alle situazioni più estreme e si mimetizza in ogni ambiente. Infatti, la narrativa di spionaggio si costruisce unicamente attorno al protagonista principale e al suo accattivante antagonista. Due figure che nella loro caratterizzazione devono risultare plausibili e credibili.

Per questo motivo, specialmente per quanto riguarda la figura della spia protagonista, nonostante la messa in mostra delle sue abili doti vengono evidenziati anche tratti fortemente umani, problematiche comuni che permettono allo spettatore/lettore di identificarsi e renderlo coinvolto nelle sue lotte emotive. Fa da sfondo una storia in cui intrighi e misteri si intrecciano con logica tra trame e sotto trame. Una strada ricca di pericoli e azione, in cui il nostro protagonista dovrà mostrare tutto il suo acume al fine di risolvere le situazioni più estreme.

Spy x Family fa suoi questi elementi, mescolandoli e creando un mix di spionaggio, azione e comicità unico.

Puzzle di famiglia

La spy story umoristica di Tatsuya Endo vede come protagonista Twilight, la famosissima e abilissima spia di Westalis, costretto per una missione di primaria importanza a costruirsi una (finta) famiglia. Per salvaguardare la pace tra i due paesi Westalis e Ostania, infatti, deve trovare in una settimana una moglie e una figlia per accedere alla prestigiosa scuola privata Eden Academy, in modo da avvicinare il  leader del partito militarista Donovan Desmond e scoprire i suoi intrighi.

Entrano così in gioco Yor e Anya. La prima, un’imbranata dipendente statale che in realtà è un’abile assassina; la seconda, una bambina decisamente poco interessata allo studio che nasconde la sua abilità di telepate. Nasce la – decisamente non convenzionale – famiglia Forger, i cui membri tengono rispettivamente all’oscuro gli altri delle proprie abilità, generando così situazioni paradossali, equivoci e siparietti comici.

La (finta) famiglia Forger

I tratti fondamentali dello spy genre vengono introdotti e ribaltati per dosare al meglio umorismo, tensione e azione. Fa da sfondo al lato comico la lotta nell’ombra delle intelligence dei due paesi. Infatti, la forte tensione e il dramma della guerra ricordano l’Europa della Guerra Fredda (specialmente la Germania dell’Est) e la conflittualità tra KGB e CIA.

Eppure, in una situazione così drammatica con una missione da cui dipende la salvezza di tutti, la nostra fredda spia non riesce del tutto a mantenere la sua maschera di compostezza quando si tratta dei disastri scolastici della figlioletta. Mentre Yor, che dovrebbe ricoprire il ruolo della cosiddetta bond girl, si fa prendere un po’ troppo la mano quando deve mettere in atto le sue doti da sicario… o da cuoca.

Sono proprio le dinamiche familiari a racchiudere il cuore e l’essenza di quest’opera e, indubbiamente, a interessare maggiormente. Per quanto la trama “politica” sia accattivante, questo trio di personaggi conquista immediatamente il cuore del lettore di Spy x Family.

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Telepate, Assassina e Spia: una famiglia davvero convenzionale

Con i Forger, nulla può andare per il verso giusto. Ma sono proprio le difficoltà ad avvicinarli e a renderli, pagina dopo pagina, sempre più uniti. I loro goffi tentativi di mostrarsi come una famiglia assolutamente normale non fanno altro che mettere in evidenza le peculiarità di ognuno, creando situazioni quotidiane uniche e dinamiche familiari che mostrano tutto l’affetto reciproco.

Ritratto di famiglia

Non è difficile intuire il perché del successo di questa action-comedy. La famiglia Forger, nata per caso, è irresistibile, e le loro dinamiche irriverenti che nascondono sentimenti sinceri hanno davvero dato nuova linfa alle spy story.

CC