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Adolescenti queer a fumetti: Ladra e Laura Dean continua a lasciarmi

Siamo ormai a più di metà giugno e in pieno Pride Month. L’anno scorso vi abbiamo consigliato una serie tv perfetta da guardare durante il mese più colorato dell’anno. Oggi vogliamo invece darvi due consigli di lettura: due fumetti queer in cui i protagonisti sono dei teenager. L’adolescenza, nella maggior parte dei casi, è il periodo della vita in cui più cambiamo, cresciamo e iniziamo a scoprire e a formare la nostra identità; è il tempo delle prime scelte e degli sbagli, delle avventure e dei primi amori. E per molti, è anche il tempo del coming-out. I due fumetti di cui parliamo oggi, entrambi editi in Italia da Bao Publishing, raccontano l’amore queer di quattro ragazze sedicenni, ed entrambi lo fanno sui toni del rosa. Ecco a voi Ladra e Laura Dean continua a lasciarmi.

Ladra: cleptomania e crescita personale

Ladra è il primo fumetto di Lucie Bryon, giovanissima illustratrice e fumettista francese. La premessa dell’opera ci trasporta già al nostro passato di adolescenti, regalandoci la giusta dose di nostalgia: a Ella piace Madeleine, ma non ha il coraggio di parlarle. Le prime cotte, le farfalle nello stomaco, le giornate passate a fantasticare: una storia degna di ogni young adult che si rispetti. Ma c’è una particolarità in questa storia che la rende intrigante, oltre che estremamente tenera. Ve la sveleremo tra poco, non appena avremo scoperto se Ella e Madeline riusciranno finalmente a conoscersi.

Copertina di Ladra

La risposta è sì, naturalmente. Dopo innumerevoli indagini degne del miglior detective, Ella decide di andare a una festa in cui parlerà per la prima volta con Madeleine, e le due si piaceranno all’istante. Al limite dell’euforia e un po’ distratta dal suo amore finalmente non solo immaginario, Ella si fa prendere la mano dall’alcol, finendo per ubriacarsi. Da qui, il disastro: la ragazza si risveglia la mattina dopo nella sua stanza, con un mucchio di oggetti preziosi che non ricorda di aver rubato. E indovinate di chi era, la casa in cui si è tenuta la festa? Proprio di Madeleine, e tutti quegli oggetti erano suoi.

Ella e Madeleine si conoscono

Abbiamo quindi scoperto chi è la “ladra” del titolo… o forse no? Ella e Madeleine iniziano a frequentarsi, senza che la prima abbia il coraggio di rivelare alla sua nuova, più che perfetta, ragazza di essere proprio lei la causa della sparizione di tutti i suoi oggetti. Ma Ella non è l’unica a nascondere un segreto che ha a che fare con la cleptomania: nel corso della storia impareremo a conoscere meglio Madeleine e il suo passato, scoprendo che è a lei, in realtà, che il titolo del fumetto fa riferimento.

Un mare rosa di emozioni

Madeleine non ha vissuto il suo coming-out con la naturalezza e la tranquillità che avrebbe desiderato e meritato. I suoi compagni l’hanno sempre vista come la “ragazza strana” e il dichiararsi come lesbica non ha fatto altro che peggiorare le cose. I suoi genitori non l’hanno mai davvero considerata per quello che era, e così ha finito per vivere la vita che gli altri volevano lei, fingendo di essere qualcuno che in realtà non era. Tutti questi sentimenti repressi, però, non potevano rimanere dentro di lei ancora a lungo, altrimenti, lo sentiva, sarebbe esplosa. Ecco che allora, un po’ per sfogo e un po’ per vendetta, Madeleine ha iniziato a rubare. Rubava oggetti a chi le aveva fatto del male, a chi l’aveva ignorata o presa in giro, a chi non l’aveva mai capita.

Più avanti nella storia, i segreti delle due ragazze verranno a galla, ed è da qui che inizierà per loro una doppia crescita: come individui e come coppia. Capiranno che la comunicazione è la chiave di ogni relazione sana, impareranno dai loro errori e inizieranno a volersi bene e a perdonarsi. Ladra è un’opera che, con semplicità e leggerezza, racconta la storia di adolescenti comuni ma fuori dal comune, come ne esistono tanti e allo stesso tempo pochi, perché ognuno di noi è unico e Lucie Bryon tiene a sottolinearlo. È una storia di crescita e d’amore, verso gli altri e soprattutto verso sé stessi. Una storia che, come promette il titolo, ruba il cuore ad adolescenti e non solo.

Laura Dean continua a lasciarmi: una relazione tossica

Un’opera meno recente, ma sempre attuale, è Laura Dean continua a lasciarmi, dalla penna di Mariko Tamaki e i pennelli di Rosemary Valero-O’Connel. Questa volta, il coming-out non è al centro della storia. La comunità queer viene rappresentata come assoluta normalità, un po’ come in Heartstopper. Freddy, la protagonista, sta insieme a una ragazza di nome Laura Dean, ha due amici gay che sono la coppia più innamorata che conosca, e vive con una madre e un padre altrettanto innamorati. Tutto è come dovrebbe essere, semplice e normale, tranne una cosa: Freddy e Laura Dean hanno una relazione tossica.

Copertina di Laura Dean continua a lasciarmi

Ed ecco il vero tema centrale di questa storia: l’amore tossico. Freddy si è innamorata di Laura Dean durante l’ora di ginnastica a scuola e da subito le due hanno iniziato a uscire insieme. Sembrava una relazione perfetta, Laura Dean era – e si definiva lei stessa – irresistibile. Ma ben presto sono iniziati i problemi; ogni tanto Laura spariva senza specificare dove andasse, poi tornava come se niente fosse, e poi spariva di nuovo in un loop continuo di tradimenti e tira e molla. Nel momento in cui iniziamo a leggere la storia, Laura Dean ha lasciato Freddy per la terza volta. E indovinate un po’? Tornerà di nuovo, fingendo di non aver fatto nulla di male.

Un loop infinito di tira e molla

Freddy si ritrova dentro un labirinto da cui non riesce a uscire. È innamorata di Laura, e allo stesso tempo si rende conto di non trovarsi in una relazione sana. È supportata da un gruppo di amici che le vogliono bene e tentano di farle aprire gli occhi, a quanto pare, inutilmente. Il mondo di Freddy ruota intorno a Laura Dean e quando sta con lei è una pessima amica. L’autrice riesce a descrivere le dinamiche, sin troppo comuni, di una relazione tossica in cui non vi è dialogo né trasparenza, ma solo montagne russe di emozioni e incertezze, che fanno diventare l’amore un’ossessione e tutto fuorché ciò che dovrebbe essere: semplice.

Sarà l’amicizia a far aprire gli occhi a Freddy

Il percorso di Freddy verso lo “stare bene” è lungo e complicato. Si confiderà con la posta del cuore di Anna Vice e si affiderà alle parole di una veggente, ma quasi tutti i tentativi saranno vani. Sarà la sua amica Doodle a darle la scossa di cui ha bisogno. Da sempre un’amica fedele e pronta a starle accanto in ogni occasione, arrabbiata per come Freddy sta trattando le persone che le vogliono bene, per la prima volta è Doodle ad avere bisogno di aiuto per un problema che le sembra molto più grande di lei. Un episodio che dà una svolta alla narrazione e che colpisce Freddy come una saetta, riuscendo finalmente a farle capire cosa conta davvero.

Si parla anche di monogamia, poliamore e costrutti sociali. Di relazioni aperte e libertà, e della difficoltà di capire dove stia la linea che divide un compromesso dalla mancanza di rispetto. Anna Vice, che nelle ultime pagine si rivela da dietro le quinte, risveglia la coscienza di Freddy con parole che ogni persona innamorata, in una relazione, o incapace di capire l’amore dovrebbe tenere a mente:

La verità è che le rotture sono generalmente caotiche, nella misura in cui le persone sono caotiche, nella misura in cui la vita è caotica. […] Che sia poliamoroso o monogamo, il tuo amore dovrebbe essere una cosa che ti offre qualcosa in più. È vero che donare può essere un atto dell’amore. Ma, al contrario di quel che si crede, l’amore non dovrebbe prendere niente da te, Freddy.

Anna Vice, nelle ultime pagine del fumetto.

Crescere, amare, volersi bene

Una cosa che questi due fumetti hanno in comune – oltre all’essere due storie d’amore che hanno come protagonisti dei teenager appartenenti alla comunità queer – è il messaggio d’amore verso sé stessi, legato all’amore per qualcuno. Così come Madeleine impara ad accettarsi grazie all’amore e alla vicinanza di Ella, Freddy lo fa allontanandosi da quello che amore non è. L’affetto e il supporto, in questo caso, le sono dati dall’amicizia. Un messaggio che può risultare semplice e forse scontato, ma che per molte persone non lo è, soprattutto a un’età in cui non vi è nulla di certo.

E sentirti dire che vai bene così come sei, a volte, vale tantissimo.

LDC